lunedì 27 febbraio 2012

La rivoluzione di Benedetto (Galeazzi). Da incorniciare

Clicca qui per leggere il commento segnalatoci da Alessia.

6 commenti:

raffaele ibba ha detto...

Galeazzi mi conferma in quello che sto pensando da diverso tempo, pure se in modo un diverso.
Benedetto XVI sta applicando la portata ampiamente pastorale del Vaticano II, con il suo ritorno alla centralità del Vangelo ed alla predicazione-carità come diffusione e semina della Parola.
Quindi all'ecumenismo autentico, sentito solo come condivisione di Cristo.
Non so come verrà valutato dalla storia umana, e la cosa mi lascia abbastanza indifferente.
So che Benedetto mi è piaciuto, dopo una perplessità iniziale e sempre di più, perché è caratterizzato da una "umiltà operosa" che, cioè, sa di essere nulla ma non smette di lavorare per seguire il Re Maestro. E per fare la Fidanzata sempre più bella per il suo Sposo.
Benedetto è così umile da non aver paura di segnare il mondo. Lasciandosi insultare senza problemi.
Ratisbona me lo raccontò così.
Da allora ha continuato a farsi ammirare da me.
Per questo, infine e lo ribadisco, non è per nulla un papa "del passato" ma è un papa dell'Eterno che entra nella storia.
Un papa di Dio.
ciao
r

Anonimo ha detto...

io di perplessità non ne ho avuta nessuna,dalla prima volta che l'ho sentito parlare,al funerale di GP2 l'ho 'amato' ed ho cominciato il mio faticoso cammino di riavvicinamento alla chiesa ed alla fede e di ciò ringrazio Dio;l'articolo finalmente rende giustizia a questo straordinario e grandissimo papa,regalo dello Spirito Santo,del giudizio storico non mi importa,quello finale tocca a tutti ed è quello che mi sta a cuore.

laura ha detto...

Papa Benedetto è grandissimo. Sono stata folgorata dal primo momento. Son certa che passerà alla storia, ma mi auguro e prego che rimanga amcora a lungo tra noi. Ne abbiamo troppo bisogno

Eugenia ha detto...

Caro anonimo delle 18.43 a me accadde la stessa cosa. Fu quel giorno durante la celebrazione dei funerali di Giovanni Paolo II che il nostro Papa Benedetto parlò al mio cuore. Ad un cuore lontano, freddo rimasto lontano per anni da Cristo e dalla chiesa! Ho ricominciato grazie a lui un cammino per me non facile fatto spesso di alti e bassi ma, che con il suo aiuto desidero e voglio continuare! GRAZIE BENEDETTO XVI

Vatykanista ha detto...

E nella cornice "rivoluzionaria" benedettiana, son senz'altro da includere belle notizie come questa dalla Svizzera:

http://rorate-caeli.blogspot.com/2012/02/two-new-personal-parishes-in.html


(Un Vescovo fedele al Papa, che non ha fatto né più né meno quel che ha fatto Benedetto nella sua Diocesi, poco dopo il suo motu proprio Summorum Pontificum.)

Anonimo ha detto...

grazie,Eugenia,allora saremo in 2 a percorrere questa strada lunga e faticosa,fatta di soste,di corse,di momenti di stanchezza e di sconforto,ma affascinante sotto la guida di un tale maestro.Come scrive Seewald,andarsene dalla chiesa è facile,basta accusare e puntare il dito,tornare richiede un grande sforzo di umiltà e di ridimensionamento dell'orgoglio (almeno per me).