giovedì 31 maggio 2012

Il Papa nella “sua” Milano (Baiocchi)

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5 commenti:

Andrea ha detto...

Purissimo odio luterano ("Los von Rom!": a Roma si ozia e ci si dà agli intrighi, da "noi" si lavora), con il veleno nella coda: "Milano ci ha messo un bel po' per perdonare papa Wojtyla di avere mandato il card.Ratzinger ai funerali di don Giussani; adesso quel Cardinale, se dimostrerà di preferire Milano come capitale, potrà essere riaccettato..").

Se qualcuno vuole, c'è il mio ultimo commento a

http://www.blogger.com/comment.g?blogID=7949835961630507324&postID=1356235106053410697

Per Raffaella:
ecco cosa vuol dire in realtà "Chiesa DI Milano", come continua a intitolarsi il portale dell'Arcidiocesi: la Chiesa che dipende da Milano, quella vera e attiva, non quella che si perde nelle nebbie di Roma! la Chiesa della perenne "ricerca di senso", non quella che conosce l'Uomo Vero (Cristo), perché è sua Sposa!

laura ha detto...

In effetti, basta che esca dal Vaticano per riprendersi e, ogni volta che fa un viaggio, breve o lungo che sia, sta sempre meglio.

Anonimo ha detto...

verissimo,Laura quando esce dal 'carcere'vaticano prende colore e riesce anche a sorridere(pensare che ha un sorriso bellissimo,che apre il cuore)cosa che a Roma non gli riesce mai.Per Andrea,Ratzinger aveva con Giussani un lungo rapporto di amicizia strettamente personale,piaccia o non piaccia Cl,la deriva della diocesi ambrosiana,la più vasta della chiesa cattolica,è iniziata con Montini,timidamente,in maniera devastante proseguita con Martini e Tettamanzi;un appello ai bloggers di Milano e dintorni,scatenatevi e fategli sentire tutto l'affetto che abbiamo dentro tutti,anche quelli che non ci possono andare.P.S.Non credo che un viaggio Roma- Milano costi 3.000.000.di euro,so però che radio radicale ne ha avuti recentemente 5 per le prime spese vive.....no comment.GR2

anonimo ha detto...

a proposito di costi, qualcosa costerà pure il gay pride, no?

Andrea ha detto...

Appunto, caro GR2: la presenza del Prefetto della Fede alle esequie di don Giussani fu un grande segno di apprezzamento, personale e pontificio, per il defunto.
Oggi ci si viene a dire che fu un'intromissione del Papa.

Lo schema è scoperto:
Via da Roma!
Via dalla garanzia pontificia dell'attività culturale e politica del mondo ("Siamo rimasti i soli difensori della ragione", diceva papa Paolo VI, che pure aveva subito il fascino della modernità, almeno negli anni 1930-1965) ! Nuova Chiesa delle "autonomie", avente Milano come capitale !

Per papa Ratzinger, come dicevo, è pronta la patente di "intellettuale" e un buon posto di docente-scrittore, stile San Raffaele.

P.S. Oggi l' "Osservatore" chiude il Mese Mariano esaltando l' "Inno a Venere" di T.Lucrezio Caro.
La sola, grande pulizia da fare è togliere ai massoni i posti di "intellettuali docenti" in Vaticano e avviare di nuovo la GUERRA della Chiesa contro il Demonio